La polena.
Sulla prora della nave è posta una statua di legno, una scultura a volte dorata, e il suo nome è polena.
Il nome deriva dal francese
“chaussures poulaine” che identifica un particolare tipo di scarpe
polacche. Queste sono molto allungate ed hanno le punte all’insù. Le
statue poste sulle navi si trovano in alto, e all’esterno dello scafo, e
sono quindi come dei rostri; per questo vengono chiamate polene.
La nave veniva spesso dedicata ad una
divinità, di cui a volte portava il nome e che, secondo la
superstizione innata dei marinai, conseguentemente era presente a bordo
per proteggere l’equipaggio.
Nel tempo la “presenza” di tale divinità viene sostituita dalla polena a cui erano attribuiti poteri soprannaturali. La polena sfidava le onde ed era l’anima della nave.
Nel tempo la “presenza” di tale divinità viene sostituita dalla polena a cui erano attribuiti poteri soprannaturali. La polena sfidava le onde ed era l’anima della nave.
Le figure rappresentate erano spesso
spaventosi mostri marini, draghi, leoni, ma anche aquile, cavalli alati,
figure mitologiche, guerrieri, che acquisivano il favore della
divinità perché la domavano, incutevano terrore e quindi la scacciavano.
A queste sculture poco gradevoli si aggiunsero le figure femminili,
sirene e donne seminude con i capelli al vento.
I marinai erano convinti che la polena, posta sulla prora e ben visibile per prima mano a mano che la nave avanzava, li avrebbe difesi da sciagure naturali, dal maltempo, dalla correnti marine, e da ignote forze soprannaturali delle quali avevano paura.
I marinai erano convinti che la polena, posta sulla prora e ben visibile per prima mano a mano che la nave avanzava, li avrebbe difesi da sciagure naturali, dal maltempo, dalla correnti marine, e da ignote forze soprannaturali delle quali avevano paura.
Alla fine del 1500 si diffuse in
tutto l’Occidente l’arte di creare le polene, che durò fino al 1800,
quando subentrò il metallo e quindi diminuì sempre di più l'uso del
legno. In questo periodo, nei maggiori porti d’Europa, ma in particolare
a Genova, Venezia, Londra e Siviglia, si trovavano molti artisti
specializzati nella decorazione delle figure di prua: donne, santi,
cavalli marini, grifoni, unicorni, leoni, divinità pagane dei mari,
sirene, satiri, eroi, santi e paladini.
( tratto dal sito www.ammiraglia88.it)
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