giovedì 2 agosto 2012

RICEVITORE AIS Marine traffic

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Per le nostre piccole crociere, ecco una utile applicazione per IPHONE , IPAD e ANDROID . Si tratta di un ricevitore AIS (Automatic IdentificationSystem) che rileva tutte le imbarcazioni dotate di questo trasmettitore , segnalandone la posizione su una mappa Google. Per funzionare, il nostro smartphone o tablet, deve avere una copertura WIFI o 3G, quindi in mare aperto o senza segnale smette di ricevere. Chiaramente questa app non ha la pretesa di sostituire l AIS " ufficiale " ma per le nostre gite costiere dove la copertura del segnale non dovrebbe mancare, sapere che sulla nostra rotta si avvicina un cargo o una imbarcazione, può rilevarsi utile, specie nei porti trafficati o negli stretti. Si scarica  in due versioni una gratuita ed un altra più completa dal costo di euro 2.99. Provate il funzionamento  nel sito di Marinetraffic e guardate quante imbarcazioni o navi stanno incrociando la vostra zona di mare , da non credere .Cliccando sulla nave di vostro interesse, riceverete i tutti i dati della stessa con foto nome destinazione rotta porto di partenza e di arrivo. Interessante anche per chi prende un traghetto e vuole sapere  quanto dista dal porto. Veramente inetressante. Ah... la tecnologia......

lunedì 30 luglio 2012

Lo sapevi che ....

La polena.
 
Sulla prora della nave è posta una statua di legno, una scultura a volte dorata, e il suo nome è polena.
Il nome deriva dal francese “chaussures poulaine” che identifica un particolare tipo di scarpe polacche. Queste sono molto allungate ed hanno le punte all’insù. Le statue poste sulle navi si trovano  in alto, e all’esterno dello scafo, e sono quindi come dei rostri; per questo vengono chiamate polene.
La nave veniva spesso dedicata ad una divinità, di cui a volte portava il nome e che, secondo la superstizione innata dei marinai, conseguentemente era presente a bordo per proteggere l’equipaggio.
Nel tempo la “presenza” di tale divinità viene sostituita dalla polena a cui erano attribuiti poteri soprannaturali. La polena sfidava le onde ed era l’anima della nave.
Le figure rappresentate erano spesso spaventosi mostri marini, draghi, leoni, ma anche aquile, cavalli alati, figure mitologiche, guerrieri, che acquisivano il favore della divinità perché la domavano, incutevano terrore e quindi la scacciavano. A queste sculture poco gradevoli si aggiunsero le figure femminili, sirene e donne seminude con i capelli al vento.
I marinai erano convinti che la polena, posta sulla prora e ben visibile per prima mano a mano che la nave avanzava, li avrebbe difesi da sciagure naturali, dal maltempo, dalla correnti marine, e da ignote forze soprannaturali delle quali avevano paura.
Alla fine del 1500 si diffuse in tutto l’Occidente l’arte di creare le polene, che durò fino al 1800, quando subentrò il metallo e quindi diminuì sempre di più l'uso del legno. In questo periodo, nei maggiori porti d’Europa, ma in particolare a Genova, Venezia, Londra e Siviglia, si trovavano molti artisti specializzati nella decorazione delle figure di prua: donne, santi, cavalli marini, grifoni, unicorni, leoni, divinità pagane dei mari, sirene, satiri, eroi, santi e paladini. 
( tratto dal sito www.ammiraglia88.it)