mercoledì 14 novembre 2012

Il Primo amore

Come nella vita anche nella nautica il primo amore non si scorda mai. Per una ventina d'anni mi sono dilettato con un glorioso Laser Standard , giallo canarino, percorrendo su e giù il ramo del lago di lecco , tra Onno e Mandello. Quante ore passate a schienare e planare. Il laser, come tutte le derive, è un ottima palestra, non solo fisica ma soprattutto tecnica , che ti insegna ad ascoltare il vento con continue regolazioni di fino della vela. Ancora oggi sul mio explorer20 mi ritrovo a " giocare " con la randa come fossi ancora sull'amata barchina, che ancora naviga, chissà dove, veloce e gloriosa come nella sua natura .

Scheda tecnica LaserScheda tecnica laser

martedì 13 novembre 2012

Vendée Globe 2012 2013


E' partita Domenica 11 novembre  , come tradizione da Les Sables d'Olonne ,la settima edizione della  Vendée Globe  regata oceanica con giro del globo in solitario. Tra i partecipanti anche il nostro Alessandro Di Benedetto . Potete seguire in diretta la regata linkandovi al sito che trovate in questa pagina sulla destra. Di questo Evento, non voglio soffermarmi sull'aspetto tecnico-tattico, di cui non ho la competenza, ma  sottolineare l'interesse generato da questo evento. Trecentomila spettatori hanno assistito da terra o in mare alla partenza, con tifo da stadio al suggestivo passaggio delle barche nella canale del porto.In banchina vi è poi la possibilità di vedere da vicino le barche e scambiare opinioni con i regatanti, che non vi negheranno un saluto o una foto. Nella scorsa edizione si è calcolato che 1.700.000 spettatori abbiano seguito la manifestazione generando un indotto stimato in 39 milioni di Euro. Cifre significative di un interesse per la vela , che dovrebbero far riflettere i nostri ottusi burocrati sulla necessità di incentivare il comparto nautico in Italia. Non diamo poi per scontato che certi eventi suscitino interesse solo all'estero, basta pensare alla nostra Barcolana, o all'affluenza di pubblico per le regate di coppa America in quel di Venezia e Napoli, per rendersi conto che anche da noi non si vive di solo calcio. Ma si sa che l'Italica mentalità è dura a morire. Da noi si preferisce tartassare il povero diportista sia a terra che in mare con controlli estenuanti, permettendo nel contempo alle navi da Crociera di passare sotto costa, come un comune gommone.Quanta stupida cecità, quante occasioni perse, per fare dell'Italia un paese dedito al turismo ed alla nautica. E qui mi fermo che è meglio.....

lunedì 12 novembre 2012

LA BARCA LABORATORIO

I prof. Marco Bocciolone e carlo Bertorello ( a destra )
Il professor Carlo bertorello , progettista dell'Explorer 20 , in collaborazione con la Lecco Innovation Hub , è partecipe di un interessante progetto,  in qualità di supervisore della costruzione e del progetto stesso, per la realizzazione di una Barca Laboratorio presentata allo scorso salone nautico di Genova, nel quale ha riscontrato parecchio interesse.

La Barca-laboratorio è un’imbarcazione a vela di 10 m di lunghezza dotata di strumentazione per la rilevazione di dati sul comportamento dello yacht e dei suoi diversi componenti, fondamentali per un approccio scientifico alla progettazione.
 Esistono a livello mondiale appena tre precedenti casi di imbarcazioni con funzioni simili realizzate rispettivamente presso il MIT di Boston, l’Università Tecnica di Berlino ed il Kanazawa Institute of Technology giapponese e la realizzazione dell’imbarcazione-laboratorio di Lecco Innovation Hub rappresenta sicuramente un’opportunità di innovazione per i diversi fruitori dello Hub.
lo staff del progetto presentato al nautico di Genova
I dati scientifici attualmente a disposizione dei progettisti e dei costruttori derivano principalmente da studi effettuati su modelli in scala, su prototipi o su campioni di materiale, analizzati in ambienti artificiali quali le gallerie del vento, le vasche navali o i banchi di prova: l’ambizione della Barca-laboratorio è di consentire la rilevazione di tali dati in scala reale, non su di un modello in scala, e nelle reali condizioni di utilizzo.
L’imbarcazione è concepita per funzionare come bilancia dinamometrica e consentirà pertanto l’acquisizione in scala reale di dati inediti relativi ai carichi aerodinamici e idrodinamici agenti sullo yacht al vero nonché la misura diretta dei carichi agenti nei diversi componenti dell’attrezzatura velica, che permetteranno di ricavare informazioni preziose per la progettazione dei diversi componenti.
Un’ulteriore tipologia di dati che la Barca-laboratorio sarà in grado di produrre riguarda la forma geometrica assunta dalle vele nelle reali condizioni di utilizzo delle stesse in navigazione che, come noto, differisce in maniera considerevole dalla cosiddetta “design shape” ovvero dalla forma geometrica che viene ipotizzata dal velaio in fase di progetto e di realizzazione della vela. Anche questo aspetto è innovativo, essendo i dati attualmente disponibili per la progettazione delle vele rilevati su modelli in scala all’interno di ambienti artificiali – le gallerie del vento – o derivati da modelli di simulazione numerica ancora oggi affetti da una serie di problemi dal punto di vista dell’affidabilità dei risultati prodotti.
Un ulteriore aspetto qualificante del progetto dell’imbarcazione-laboratorio riguarda la predisposizione di sistemi per il rilievo dei carichi agenti sulle vele. La possibilità di conoscere l’effettiva distribuzione delle pressioni agenti sul piano velico è un argomento di grande interesse per il progetto aerodinamico e strutturale delle vele, oltre che per la scelta e l’impiego ottimale dei materiali e delle tecniche produttive.

Complimenti all'eccelenza tecnologica Italiana, che ancora una volta si pone ai primi posti per Ricerca ed Innovazione, che purtroppo viene spesso dimenticata,
Se volete leggere la brochure completa del progetto, (  molto interessante ) collegatevi a QUESTO LINK