lunedì 10 dicembre 2012

Il travaso intelligente.

Il migliore ed efficiente strumento per il trasferimento di qualsiasi tipo di liquido:
gasolio, olio, benzina, acqua, detergenti, ecc.

Il sistema viene fornito completo di pompante e di un tubo che permette di svuotare
completamente i contenitori senza alcuno sforzo e senza dover succhiare per estrarre il liquido.
Basta muovere su e giù il tubo ed avere l' accortezza di mettere la tanica ricevente più in basso di quella da aspirare. Per la legge dei vasi comunicanti, l'operazione sarà semplice e pulita. In vendita nei negozi on line di nautica e non ( io l'ho vista qui  )ad un prezzo di una ventina di euro circa.
SUPERPUMP LT. 10Schema-tabella





venerdì 7 dicembre 2012

Tattiche di regata.

Dalla BBC , un interessante filmato in lingua inglese, che spiega in maniera esaustiva alcune situazioni che incontriamo in regata. L'importanza del lato di partenza, i bordi buoni e scarsi , la copertura di poppa e l'ingaggio alle tre lunghezze dalla boa. Tutte situazioni che si incontrano regolarmente sul campo di regata, ma che da fuori non sempre sono chiare. Video Ben fatto realizzato con l'amatissimo laser, ma mutuabile per tutte le imbarcazioni.

Record del mondo

Lo scorso 24 novembre, l' Australiano Paul Larsen su SailRocket 2, Ha stabilito in Namibia il nuovo record mondiale a vela  sui 500 mt con 65,45 kn . nel filmato l'impressionante sequenza dalla homebord camera, che da perfettamente l'idea dell'incredibile velocità raggiunta da questo mostro tecnologico.


lunedì 3 dicembre 2012

E' arrivato l'inverno.



 Plantari riscaldati comodi e con telecomando
Un bel guanto invernale in vendita on line

Le veleggiate invernali hanno un fascino tutto particolare, specie in quelle giornate terse e soleggiate tipiche di questo periodo. Unico neo, se vogliamo, il freddo, specie ai piedi ed alle mani , che in barca possono creare qualche fastidio. In commercio si trovano dei plantari riscaldabili a batteria con una discreta autonomia, e con prezzi vari dai 30 ai 120 euro circa a secondo dei modelli e degli accessori. Se poi li abbiniamo ad un paio di bei guanti caldi ed idrorepellenti ( meglio senza dito tagliato ), ed una cerata adeguata, il comfort è assicurato, ed il piacere di godersi la giornata a vela pure.

mercoledì 28 novembre 2012

WATERDRIVE

installazione su un Esse 850
Dal web, rilancio questo interessante motore " ausiliario ", prodotto in Germania, che ha la peculiarità di poter essere installato su una barca a vela senza motore, con semplicità in alternativa al fuoribordo o entrobordo. Il funzionamento è semplice. Il piede del motore  alloggiato a poppa della barca scende solo all'occorrenza  mediante un semplice meccanismo elettrico, in modo da non interferire sulla navigazione a vela. Il costo dovrebbe aggirarsi sui 6000,00 euro ivati al 19%, buona alternativa al classico entrobordo.Chiaramente per le nostre piccole barche il costo è fuori target, ma queste innovazioni, possono diventare nel tempo utili per applicazioni su larga scala .  Per maggiori dettagli visitate il SITO UFFICIALE dove potete visionare anche un breve filmato esplicativo.

giovedì 22 novembre 2012

Specchio dei tempi


 Con i tempi che corrono un interessante articolo, che rispecchia fedelmente i tempi in cui viviamo.

Giornale Della Vela | Squattrinato appassionato con la barca Ecco come faccio Con 1600 euro di stipendio un impiegato di Pordenone ha trovato il modo di diventare armatore

Capolavori in legno

Questo post non vuole essere una pubblicità al già noto cantiere Ernesto Riva    di Maslianico Co, ma un omaggio a questi maestri d'ascia, che realizzano autentici capolavori in legno. Sfogliando la brochure allegata, non si può fare a meno di apprezzare la cura del dettaglio e la maestria nel realizzare queste barche. Se mai avrò un Dinghy sarà sicuramente così.

mercoledì 21 novembre 2012

La pellicola magica

Da Vela Channel e ripreso anche da Marinai di Terraferma, posto questo interessante video, che mostra come applicare una pellicola adesiva allo scafo di una barca in alternativa alla classica verniciatura. Ho visto   questa applicazione nel campo automobilistico ( car wrapping ) ma non sapevo del suo sviluppo in campo nautico.E' molto resistente agli agenti atmosferici ed alle ammaccature. A livello di costi, mi risulta che per  ricoprire una vettura di medie dimensioni si spende dai 1500, ai 2000 euro, che credo sia la cifra necessaria per una barca tipo l' Explorer 20 ( per l 'opera morta ). Sicuramente il costo è inferiore alla verniciatura classica e naturalmente più ecologico. Un ultima interessante annotazione, la pellicola si può rimuovere con facilità nel caso si decidesse di cambiare colore, senza costi di sverniciatura. Guardate il video è molto esaustivo.

martedì 20 novembre 2012

Navigazione Fluviale

La mia vacanza fluviale
Di Simone su Tamantino , che navigano attraverso l'Europa principalmente nei canali fluviali , ne avevamo parlato in un post precedente. Pubblico ora un  video da lui realizzato e ripreso da Vela Channel . Belle immagini che spiegano la filosofia dell'andar per canali, esperienza da me vissuta una pio di estati fa in una vacanza sul canale di Nivernais , nella Borgogna Francese,  sulla quale sono pienamente d'accordo.

mercoledì 14 novembre 2012

Il Primo amore

Come nella vita anche nella nautica il primo amore non si scorda mai. Per una ventina d'anni mi sono dilettato con un glorioso Laser Standard , giallo canarino, percorrendo su e giù il ramo del lago di lecco , tra Onno e Mandello. Quante ore passate a schienare e planare. Il laser, come tutte le derive, è un ottima palestra, non solo fisica ma soprattutto tecnica , che ti insegna ad ascoltare il vento con continue regolazioni di fino della vela. Ancora oggi sul mio explorer20 mi ritrovo a " giocare " con la randa come fossi ancora sull'amata barchina, che ancora naviga, chissà dove, veloce e gloriosa come nella sua natura .

Scheda tecnica LaserScheda tecnica laser

martedì 13 novembre 2012

Vendée Globe 2012 2013


E' partita Domenica 11 novembre  , come tradizione da Les Sables d'Olonne ,la settima edizione della  Vendée Globe  regata oceanica con giro del globo in solitario. Tra i partecipanti anche il nostro Alessandro Di Benedetto . Potete seguire in diretta la regata linkandovi al sito che trovate in questa pagina sulla destra. Di questo Evento, non voglio soffermarmi sull'aspetto tecnico-tattico, di cui non ho la competenza, ma  sottolineare l'interesse generato da questo evento. Trecentomila spettatori hanno assistito da terra o in mare alla partenza, con tifo da stadio al suggestivo passaggio delle barche nella canale del porto.In banchina vi è poi la possibilità di vedere da vicino le barche e scambiare opinioni con i regatanti, che non vi negheranno un saluto o una foto. Nella scorsa edizione si è calcolato che 1.700.000 spettatori abbiano seguito la manifestazione generando un indotto stimato in 39 milioni di Euro. Cifre significative di un interesse per la vela , che dovrebbero far riflettere i nostri ottusi burocrati sulla necessità di incentivare il comparto nautico in Italia. Non diamo poi per scontato che certi eventi suscitino interesse solo all'estero, basta pensare alla nostra Barcolana, o all'affluenza di pubblico per le regate di coppa America in quel di Venezia e Napoli, per rendersi conto che anche da noi non si vive di solo calcio. Ma si sa che l'Italica mentalità è dura a morire. Da noi si preferisce tartassare il povero diportista sia a terra che in mare con controlli estenuanti, permettendo nel contempo alle navi da Crociera di passare sotto costa, come un comune gommone.Quanta stupida cecità, quante occasioni perse, per fare dell'Italia un paese dedito al turismo ed alla nautica. E qui mi fermo che è meglio.....

lunedì 12 novembre 2012

LA BARCA LABORATORIO

I prof. Marco Bocciolone e carlo Bertorello ( a destra )
Il professor Carlo bertorello , progettista dell'Explorer 20 , in collaborazione con la Lecco Innovation Hub , è partecipe di un interessante progetto,  in qualità di supervisore della costruzione e del progetto stesso, per la realizzazione di una Barca Laboratorio presentata allo scorso salone nautico di Genova, nel quale ha riscontrato parecchio interesse.

La Barca-laboratorio è un’imbarcazione a vela di 10 m di lunghezza dotata di strumentazione per la rilevazione di dati sul comportamento dello yacht e dei suoi diversi componenti, fondamentali per un approccio scientifico alla progettazione.
 Esistono a livello mondiale appena tre precedenti casi di imbarcazioni con funzioni simili realizzate rispettivamente presso il MIT di Boston, l’Università Tecnica di Berlino ed il Kanazawa Institute of Technology giapponese e la realizzazione dell’imbarcazione-laboratorio di Lecco Innovation Hub rappresenta sicuramente un’opportunità di innovazione per i diversi fruitori dello Hub.
lo staff del progetto presentato al nautico di Genova
I dati scientifici attualmente a disposizione dei progettisti e dei costruttori derivano principalmente da studi effettuati su modelli in scala, su prototipi o su campioni di materiale, analizzati in ambienti artificiali quali le gallerie del vento, le vasche navali o i banchi di prova: l’ambizione della Barca-laboratorio è di consentire la rilevazione di tali dati in scala reale, non su di un modello in scala, e nelle reali condizioni di utilizzo.
L’imbarcazione è concepita per funzionare come bilancia dinamometrica e consentirà pertanto l’acquisizione in scala reale di dati inediti relativi ai carichi aerodinamici e idrodinamici agenti sullo yacht al vero nonché la misura diretta dei carichi agenti nei diversi componenti dell’attrezzatura velica, che permetteranno di ricavare informazioni preziose per la progettazione dei diversi componenti.
Un’ulteriore tipologia di dati che la Barca-laboratorio sarà in grado di produrre riguarda la forma geometrica assunta dalle vele nelle reali condizioni di utilizzo delle stesse in navigazione che, come noto, differisce in maniera considerevole dalla cosiddetta “design shape” ovvero dalla forma geometrica che viene ipotizzata dal velaio in fase di progetto e di realizzazione della vela. Anche questo aspetto è innovativo, essendo i dati attualmente disponibili per la progettazione delle vele rilevati su modelli in scala all’interno di ambienti artificiali – le gallerie del vento – o derivati da modelli di simulazione numerica ancora oggi affetti da una serie di problemi dal punto di vista dell’affidabilità dei risultati prodotti.
Un ulteriore aspetto qualificante del progetto dell’imbarcazione-laboratorio riguarda la predisposizione di sistemi per il rilievo dei carichi agenti sulle vele. La possibilità di conoscere l’effettiva distribuzione delle pressioni agenti sul piano velico è un argomento di grande interesse per il progetto aerodinamico e strutturale delle vele, oltre che per la scelta e l’impiego ottimale dei materiali e delle tecniche produttive.

Complimenti all'eccelenza tecnologica Italiana, che ancora una volta si pone ai primi posti per Ricerca ed Innovazione, che purtroppo viene spesso dimenticata,
Se volete leggere la brochure completa del progetto, (  molto interessante ) collegatevi a QUESTO LINK

sabato 10 novembre 2012

Stravaganza

Ecco un bel video di Stravaganza , di cui abbiamo parlato nel post precedente.

 

Benvenuto Carlo

Benvenuto nella famiglia degli amici dell' Explorer 20 a CARLO , con il suo TATA TRE che naviga in quel di Lerici , Mar Ligure. Dalle prime immagini sembrerebbe un agguerrito regatante. Attendiamo ora da lui le impressioni di navigazione dell' amatissimo natante.


venerdì 9 novembre 2012

DINGOTTO

Il DINGOTTO in legno è sempre stata una mia passione, e per un momento sono stato li  per acquistarlo. Ho fatto poi scelte diverse, ma quando ne vedo uno non posso fare a meno di fermarmi a contemplarlo, ed apprezzarne la maestria della costruzione, che richiede perizia e mesi di lavoro da parte dei pochi maestri d'ascia ancora capaci di realizzarlo.

Due bordi al tramonto

Un video suggestivo girato da Antonio sul suo Explorer20 SO LONG , tra Menaggio e Varenna , Lago di Como.


martedì 6 novembre 2012

CHE STRAVAGANZA....

Lo scorso settembre sul Lago di Garda, ha debuttato vincendo nella classe libera Stravaganza , un prototipo  di 12,70 metri che monta la rivoluzionaria flying keel, una chiglia di 4 metri agganciata a una ruota davanti all'albero che permette di sbandare la lama di deriva sopravvento di 100°, portando il bulbo anche al di sopra del pelo dell'acqua per contrastare lo sbandamento generato da un piano velico enorme di 160 metri quadrati. Pare che il progetto sia costato più di un milione di euro. La vela sta evolvendosi a ritmi sempre più veloci, ma forse questi estremismi, al di là del risultato che portano, sono estranei al concetto dell'andare a vela. Il sotto scritto è persona aperta alle innovazioni, qualunque esse siano, ma l'idea di regolare quel filo di randa in bolina o lascare il fiocco al traverso, per trovare il giusto assetto, mi da ancora quel piacere, che probabilmente non avrei ruotando un bulbo sopravvento. 
Chissà se l'idea è venuta guardando il seguente video di Alex Thomson girato per uno spot di Hugo Boss, che da anche il nome al suo Open 60 .



lunedì 5 novembre 2012

INTERLAGHI 2012

concitata partenza degli Orza 6
Claudia e Alessio
Si è conclusa la 38a edizione della INTERLAGHI , classica regata organizzata dalla CANOTTIERI LECCO sull'omonimo ramo del lago Lombardo. Disputate tutte le dieci prove in programma con vincitore assoluto KONG EASYNET GRIFONE, J24 dell'armatore Lecchese Marco Stefanoni. Il sotto scritto ha partecipato, nelle giornate di Sabato e Domenica imbarcato su MARGOLFA, l'ORZA6 capitanata da Claudia A.e timonata dal concittadino Alessio M., chiudendo con un onesto quinto posto.L'ORZA6 è un METEOR modificato in forza alla scuola navale ORZA MINORE di Dervio. E' stata un' edizione, sottotono per numero di iscritti, in un momento di crisi generale, che ha tenuto lontano principalmente le imbarcazioni della classe libera.Secondo il mio parere disputare il trofeo su quattro giorni, risulta impegnativo per chi di vela non vive, compreso un costo iscrizione non del tutto economica.  Belle e avvincenti, comunque le prove, specie allo start, che ha visto battaglie in tutte le classi senza esclusione di colpi, più o meno leciti. Una buona esperienza, da riprovare il prossimo anno, magari con i nostri EXPLORER20 , che darebbero sicuramente filo da torcere ai diretti concorrenti.

giovedì 1 novembre 2012

Interlaghi 2012

Al via la 38a edizione Dell Interlaghi , classica regata organizzata dalla Canottieri Lecco , sull' omonimo lago . Al via una settantina di imbarcazioni suddivise nelle classi J24 Platu25 Orza6 Meteor e classe libera che si daranno battaglia su dieci prove suddivise in quattro giorni . Purtroppo gli Explorer20 , che in un primo momento dovevano partecipare, non hanno raggiunto un minimo di iscritti per fare classe e staranno almeno per quest' anno alla finestra ad assistere a questo spettacolare evento che raccoglie i migliori specialisti nelle varie categorie. Il sottoscritto si rifarà parzialmente imbarcandosi su un ORZA6 nelle giornate di sabato e domenica, ospite dell'amica Claudia. Non mancherà il resoconto di quest'altra avvincente esperienza.

mercoledì 31 ottobre 2012

Costruirsi un bel Bay cruiser 20

Dal sito NAUTICALTREK un bel esempio di autocostruzione di un Bay Cruiser 20, che in due anni di lavoro è passato dalla pianta al varo. Complimenti davvero per l'abilità e perizia messa in opera da questi  nostri cugini Francesi. Penso sia impagabile la soddisfazione di navigare su una barca nata dalle tue mani.

martedì 30 ottobre 2012

SAPHIRE 27

Un Nuovo monotipo si affaccia sul mercato dei medio piccoli natanti, è lo Svizzero SAPHIRE 27 , barca versatile e carellabile, adatta sia alla crociera costiera che alle regate. Concettualmente molto avanzata monta un albero in carbonio facile da Armare anche con la barca in acqua. La chiglia mobile e il dislocamento contenuto, lo rendono facilmente carrellabile. Molto bello IL SITO UFFICIALE con tre video accattivanti . Interessante anche il configuratore che permette di " personalizzare " la barca dando il relativo prezzo finale, che però evidenzia , quanto sia distante il già importante prezzo di base dal costo complessivo con vele trasporto e qualche piccolo optional : quasi il doppio. Da evidenziare come questo nuovo progetto assomigli molto per design al nostro Explorer20, nato ormai quindici anni fa, ma ancora attualissimo. Va evidenziato come i cantieri " stranieri " seppur piccoli puntino molto sulla comunicazione nel web, con siti curati in ogni dettaglio, che nulla lasciano all'improvvisazione, cosa che da noi accade molto di rado. .

domenica 28 ottobre 2012

LA MIA PRIMA BARCOLANA , il Video

Come promesso, ecco il videoracconto della mia prima esperienza alla Barcolana di Trieste. Spero che questo video amatoriale, da me prodotto, possa trasmettervi anche una sola piccola emozione tra quelle provate nel parteciparvi. Buon divertimento


INTERBOOT 2012 , la recensione delle piccole.

L'amico Marco Giudici, esperto velista e fine conoscitore del mondo della vela, mi invia questo interessantissimo resoconto, della sua visita all' INTERBOOT 2012 rassega nautica svoltasi lo scorso settembre a Dusseldorf . La relazione si concentra su natanti  poco conosciuti sul mercato italiano, con notizie tecniche e collegamento al sito del cantiere . Collegativi a QUESTO LINK per leggerlo. Buon divertimento.

Metti una sera a cena con L'Explorer20

  L'amico Massimo da quel ramo del Lago di Como , ci invia questa sequenza di una romantica serata su H20, il suo Explorer 20 .I dettagli ci sono sconosciuti... , ma sicuramente la " piccolina " ha fatto egregiamente il suo dovere per una serata in rada a lume di candela.



giovedì 18 ottobre 2012

Portolano Lago di Como

Per gli amici del Lago di Como, dopo avervi presentato la versione cartacea del Portolano del lago di Como, Vi segnalo questa bellissima versione on line, che vi illustra con semplici clik, gli approdi , i ridossi , i benzinai ( pochissimi ) , i ristoranti e tante altre notizie interessanti. Utile scaricarlo anche sul tablet , per consultarlo direttamente in barca. 
Date un occhiata al PORTOLANO LAGO DI COMO , veramente ben fatto. complimenti.

martedì 16 ottobre 2012

LA MIA PRIMA BARCOLANA

La partenza vista castello


Il Grinta
Con qualche anno di ritardo, finalmenete ce l'ho fatta : ho partecipato alla 44a edizione della BARCOLANA. Quando il mese scorso l'amico Stefano, metteva a disposizione un imbarco su GRINTA EXPRESS , Explorer20 d'annata, non me lo sono fatto dire due volte .Sabato 13 ottobre ero in macchina direzione Trieste, per l'appuntamento in di Piazza Unità d'Italia , per buttarmi nella mischia, alla festa organizzata sulle rive del porto vecchio, dove in bella mostra ormegiavano i " mostri " da regata più blasonati, inframezzati da tanti appassionati su barche più o meno grandi, in un atmosfera che sapeva di mare e di vela . Fatto il doveroso omaggio alle famose cozze triestine, a letto presto, con sveglia puntata all'alba, per il trasferimento del Grinta , sulla linea di partenza. Bellissimo alle prime luci dell'alba, vedere le prime di tante barche filare all'unisono verso il golfo , come tanti vascelli fantasma usciti dalla penna di qualche romanziere . Poi eccoci  sulla linea di partenza a pochi minuti dal colpo di cannone che alle dieci in punto sancisce l'inizio della regata, con l'emozione in corpo del ragazzino sotto l'albero di  Natale, guardarsi intorno circondati da migliaia di vele di tutte le dimensioni, e prendere finalmente coscienza di esserci . Infine la regata , vento pochissimo , partenza splendida del mio Comandatnte che guadagna metri tra refoli di vento sempre più scarni . Bellissimo l'incrocio con la vincitrice Esimit, un siluro di 30 metri , che si muove a quattro nodi in un refolo di vento, con gran parte della flotta praticamente ferma, mentre le prime barche incominciano ad abdicare sapendo di non riuscire ad arrivare entro le 17.30 . Ma noi non molliamo, non si sa mai , raggiungendo a fatica la prima boa , per poi fermarci definitivamente in assenza totale di vento tra brache in festa , brindisi e saluti, prima di dare motore per rientrare al Porto del pescatore, tra groppi oscuri che da li a poco scaricheranno secchiate d'acqua. Venti barche classificate su 1735 iscritte , un record negativo, ma sempre un record, ed io c'ero, con la scusa se non altro per riprovarci, con la mitica bora triestina e chissà magari rimpiangere quelle bonaccie dell'ottobre 2012.

Stefano ( in rosso ) con Enrico, Rossano Fotoreporter
l'incrocio con Esimit













Un ringraziamento particolare a Stefano e al suo Grinta express che mi hanno permesso questa splendida avventura, che tutti i velisti almeno una volta nella vita dovrebbero provare.

giovedì 11 ottobre 2012

i dieci nodi più usati in barca 10

CENTRO METEO LOMBARDO

Per gli amici lombardi, segnalo questo interessantissimo sito meteorologico, che si distingue dagli altri, per la completezza e precisione del servizio fornito. Oltre alle previsioni generiche, abbiamo una cartina real time della Lombardia, che ci mostra in tempo reale per ogni singola località la temperatura, l'umidità relativa , il punto di rugiada ,la pressione, la velocità del vento ,le  precipitazioni odierne, ed un utilissimo radar delle precipitazioni in corso. Cliccando poi sui singoli paesi, si aprirà la relativa stazione meteorologica con i dati ancor più affinati. Davvero utile. Personalmente non manco mai di consultarla prima di una veleggiata al Lago, dove ho sempre ritrovato riscontro a quanto previsto. dai un'occhiata a CENTRO METEO LOMBARDO.    ne vale davvero la pena.

lunedì 8 ottobre 2012

Pericolo Fulmini

Del pericolo fulmini in navigazione ne avevo già parlato, con alcuni suggerimenti sulle dovute contro misure. in questo video ripreso da you tube, l'effetto visivo di una scarica sull'albero in carbonio di un 49er.


venerdì 5 ottobre 2012

i dieci nodi più usati in barca 9

L’ANIMA E LA BARCA


Compagna dell’uomo nei momenti di maggior solitudine e unica salvezza in quelli di maggior pericolo, fin dalla sua prima comparsa l’imbarcazione venne personalizzata e dotata di un’anima.
Fu un processo inevitabile: l’ausiliarità era quanto meno pari a quella del bue e del cavallo, ed era quindi naturale che, come questi, la si  considerasse provvista di vita propria.
Tale concetto, arricchitosi nel corso dei secoli, è ancor oggi rintracciabile tra gruppi etnici primitivi o a struttura sociale semplificata (come isolani e pescatori); ma simboli residui persistono ancora nell’ambito della nostra società industriale, permettendoci di traguardare l’esistenza di una certa uniformità di comportamento mantenuta dall’uomo nei riguardi della propria imbarcazione.
Per il marinaio l’imbarcazione è realmente un essere che possiede vita del tutto indipendente da quella del proprietario o dell’equipaggio e dimostra tale convinzione soprattutto nei due momenti che contraddistinguono l’inizio di qualsiasi esistenza: il concepimento e la nascita.
Come il primitivo riserva un complesso apparato festoso-propiziatorio alla scelta dell’albero da cui uscirà la propria piroga, anche il marinaio europeo sottolinea l’enorme importanza della messa in cantiere della sua nuova barca.
In genere considera il concepimento maturato al momento della sagomatura dell’asse di chiglia: è a questo punto che si fa festa e che si comincia a discutere sul nome della futura imbarcazione.
Lungo le coste europee dell’Atlantico, ad esempio, ministro di questo rito è il maestro d’ascia più anziano che, conficcando sulla trave il primo chiodo simbolico guarnito di un nastro rosso, augura mari propizi alla nascitura.
Ancora, nel Nord Europa, quando la prua è sagomata, si diramano inviti a destra e sinistra e tutti sono obbligati ad intervenire offrendo abbondanti libagioni alle maestranze; o, nel caso fossero impossibilitati, a far pervenire i loro voti augurali: se non lo facessero, si tratterebbe di un imperdonabile sfregio.
L’atto successivo, ossia la nascita della barca, è il varo detto anche battesimo del mare: termine che in Francia è stato per secoli osteggiato dalla Chiesa in quanto disdicevole e “pagano”. Ma,  per il marinaio, si tratta sempre di un battesimo: tant’è vero che la sua barca avrà una madrina e, spesso, anche un padrino e che, prima di scivolare fra le onde, verrà aspersa, battezzata.
Una volta lo si faceva col sangue di un animale ( e a ricordo di ciò molte imbarcazioni mediterranee dipingono la chiglia con un colore diverso da quello dello scafo); poi lo si fece con l’acqua di mare facendo seguire alcune formule propiziatorie. Quindi si cominciò ad aspergerla con del vino fino a passare all’uso di infrangere una bottiglia sulla prua. Un uso che solo da poco tempo prevede l’impiego di champagne, e solo per lo spettacolo suggestivo che offre al momento dell’impatto con la sua spuma visibile a distanza. A questo punto la nave vive con un proprio carattere e una propria volontà che pretendono rispetto da parte dell’equipaggio e dei proprietari: ecco quindi una lista lunghissima di tabù ( non cantare né indossare scarpe durante il primo viaggio, non cambiare colore allo scafo, non cambiare mai il nome, ecc…) tutte espressioni queste di una precisa volontà che il marinaio rifiuta di considerare semplici superstizioni.
Tant’è vero che se queste regole non verranno debitamente osservate, la nave (è dimostrato) si offenderà e si vendicherà.
L’imbarcazione è quindi un essere che ci si deve ingraziare anche ricorrendo ad appositi riti propiziatori. Tra questi ne merita un accenno soprattutto uno che, a quanto mi risulta, sopravvive ancora tra i Vezo malgasci e i Bretoni, mentre è scomparso nel Mediterraneo da circa cinquant’anni.
Si tratta del rito del modellino. Quando la barca venne concepita, ne era stato creato un modellino in scala, non per orientare la costruzione (tant’è vero che gli artigiani non seguono piani ben precisi) ma in quanto, in perfetta coerenza con i riti animistici, rappresentava l’anima della nave: si stabiliva così il famoso rapporto base tra microcosmo e macrocosmo tipico di qualsiasi religione animistica. Violleau e Ch. Le Goffie, due appassionati di “cose marinare” del XIX secolo, riportano al proposito diverse testimonianze.Tra l’altro raccontano che la domenica precedente la Quaresima in certe comunità del Nord Atlantico si tiene la festa dei battelli: in tale occasione il proprietario invita a cena l’equipaggio offrendo acquavite a volontà. Poi inizia una strana cerimonia.
Il modellino viene portato a tavola dal più anziano della compagnia mentre il proprietario prende del pane, lo benedice e lo spezza, distribuendolo ai presenti per rafforzarne il senso di comunione. Poi alza e abbassa tre volte il modellino mentre gli astanti lo riveriscono a capo scoperto. In tal modo la barca si lascerà docilmente governare per un altro anno, fedele compagna e amica degli uomini che le affideranno le proprie vite e che le hanno così dimostrato la loro considerazione e il loro rispetto.
  Tratto da “La grande enciclopedia del mare”

mercoledì 3 ottobre 2012

AnchorApp

Un'altra applicazione per Iphone e Ipad estremamente utile al costo di un cappuccino : è ANCHORAPP , che in pratica serve per monitorare l' ancoraggio della barca alla fonda .
 Come funziona?
All’inizio della manovra di ancoraggio fissa un punto GPS per l’ancora. Alla fine della manovra, quando la catena dell’ancora è completamente stesa, fissa un punto GPS dalla poppa. AnchorApp usa il GPS per calcolare la regione circolare all’interno della quale la tua barca rimane in sicurezza.Se la tua barca supera i limiti della regione monitorata AnchorApp ti avvisa tramite un allarme sonoro. AnchorApp visualizza la posizione dell’ancora e della tua barca su una mappa, indicandoti la regione circolare all’interno della quale la barca rimane al sicuro.”
Ovviamente il programma lavora in background anche se il dispositivo è spento.
Non ho avuto modo di provarlo, ma le recensioni sono molto buone e per poco più di due euro può valere sicuramente la pena utilizzarlo


i dieci nodi più usati in barca 8

lunedì 1 ottobre 2012

L'uovo di Colombo ?

Forse per i velisti più esperti ho scoperto " l'acqua calda " , ma vedendo il mio prodiere armeggiare febbrilmente con le gasse del gennaker tra un' issata ed una ammainata, nell'ultima regatina di circolo, ho pensato bene di regalargli una bella coppia di GANCI A CHIAVETTA . Sono in alluminio si incastrano tra loro in modo semplice e veloce, ed allo stesso modo si separano. Uno viene fissato alla scotta e l'altro alla bugna di mura. Li trovi in alcuni negozi on line con un costo di 7 euro la coppia   per i piccoli con scotta max 6 mm fino ai 26 euro a coppia per quelli più grandi con scotta fino 10\12 mm. Ho notato che non sono di facilissima reperibilità, perché poco usati, ma vi assicuro che sono di una comodità unica . Il mio prodiere non ne può più fare a meno.

da SV.net

giovedì 27 settembre 2012

Battista, il timoniere che non sbaglia mai


Battista su Annina
Per chi come me naviga spesso da solo, il pilota automatico non solo semplifica la navigazione, ma risulta di estrema importanza anche per la sicurezza. I puristi della vela storceranno il naso, ma francamente a volte un po' di tecnologia e comodità non guasta. Così  il primo regalo che mi sono fatto è stato un Raymarine autohelm 1000+ , per gli amici " Battista ". Timona da paura, e tiene la barca in rotta senza sgarrare un grado, permettendomi  di issare code 0 o gennaker in tutta sicurezza da solo. L'installazione è semplicissima , l'ho eseguita personalmente, con l' unica accortezza: se avete il motore sul lato di poppa, montate l'autopilota nel lato opposto, in quanto la vicinanza del fuoribordo influenza la bussola magnetica, mandandolo fuori rotta. Se poi non avete, come me, un collegameto ad una stazione del vento, tenete presente che Battista vi porterà sempre nella giusta direzione, ma senza tenere conto di eventuali variazioni del vento, che sarà nostra cura rilevare per eventualmente correggere la rotta. Premendo un semplice pulsante , vira o stramba a vostro piacimento, consuma pochissima energia. Bello a volte lasciarlo timonare  di bolina e mettersi in murata a far da contrappeso godendosi la navigazione .Per non parlare dei lunghi trasferimenti a motore, che noia. Lasciagli la barra e rilassati in pozzetto magari con un buon libro. Se poi cambia il tempo metti Battista alla barra ed occupati di terzarolare in sicurezza.  Non a caso i navigatori solitari fanno dell'autopilota uno strumento irrinunciabile . Ci sono anche sistemi ingeniosi di rinvii ed elastici per ottenere risultati simili, ma io al mio fedele timoniere non rinuncio. Preciso, silenzioso, non dice mai di no e non si offende se lo rimproverate, anche se a dire il vero non  ho mai avuto bisogno di farlo e  se potesse parlare mi sa che il rimprovero toccherebbe a me.........Allego un piccolo video che illustra il funzionamento ( a motore )