lunedì 12 novembre 2012

LA BARCA LABORATORIO

I prof. Marco Bocciolone e carlo Bertorello ( a destra )
Il professor Carlo bertorello , progettista dell'Explorer 20 , in collaborazione con la Lecco Innovation Hub , è partecipe di un interessante progetto,  in qualità di supervisore della costruzione e del progetto stesso, per la realizzazione di una Barca Laboratorio presentata allo scorso salone nautico di Genova, nel quale ha riscontrato parecchio interesse.

La Barca-laboratorio è un’imbarcazione a vela di 10 m di lunghezza dotata di strumentazione per la rilevazione di dati sul comportamento dello yacht e dei suoi diversi componenti, fondamentali per un approccio scientifico alla progettazione.
 Esistono a livello mondiale appena tre precedenti casi di imbarcazioni con funzioni simili realizzate rispettivamente presso il MIT di Boston, l’Università Tecnica di Berlino ed il Kanazawa Institute of Technology giapponese e la realizzazione dell’imbarcazione-laboratorio di Lecco Innovation Hub rappresenta sicuramente un’opportunità di innovazione per i diversi fruitori dello Hub.
lo staff del progetto presentato al nautico di Genova
I dati scientifici attualmente a disposizione dei progettisti e dei costruttori derivano principalmente da studi effettuati su modelli in scala, su prototipi o su campioni di materiale, analizzati in ambienti artificiali quali le gallerie del vento, le vasche navali o i banchi di prova: l’ambizione della Barca-laboratorio è di consentire la rilevazione di tali dati in scala reale, non su di un modello in scala, e nelle reali condizioni di utilizzo.
L’imbarcazione è concepita per funzionare come bilancia dinamometrica e consentirà pertanto l’acquisizione in scala reale di dati inediti relativi ai carichi aerodinamici e idrodinamici agenti sullo yacht al vero nonché la misura diretta dei carichi agenti nei diversi componenti dell’attrezzatura velica, che permetteranno di ricavare informazioni preziose per la progettazione dei diversi componenti.
Un’ulteriore tipologia di dati che la Barca-laboratorio sarà in grado di produrre riguarda la forma geometrica assunta dalle vele nelle reali condizioni di utilizzo delle stesse in navigazione che, come noto, differisce in maniera considerevole dalla cosiddetta “design shape” ovvero dalla forma geometrica che viene ipotizzata dal velaio in fase di progetto e di realizzazione della vela. Anche questo aspetto è innovativo, essendo i dati attualmente disponibili per la progettazione delle vele rilevati su modelli in scala all’interno di ambienti artificiali – le gallerie del vento – o derivati da modelli di simulazione numerica ancora oggi affetti da una serie di problemi dal punto di vista dell’affidabilità dei risultati prodotti.
Un ulteriore aspetto qualificante del progetto dell’imbarcazione-laboratorio riguarda la predisposizione di sistemi per il rilievo dei carichi agenti sulle vele. La possibilità di conoscere l’effettiva distribuzione delle pressioni agenti sul piano velico è un argomento di grande interesse per il progetto aerodinamico e strutturale delle vele, oltre che per la scelta e l’impiego ottimale dei materiali e delle tecniche produttive.

Complimenti all'eccelenza tecnologica Italiana, che ancora una volta si pone ai primi posti per Ricerca ed Innovazione, che purtroppo viene spesso dimenticata,
Se volete leggere la brochure completa del progetto, (  molto interessante ) collegatevi a QUESTO LINK

1 commento:

  1. Nell'edizione 1981 della Withbread (oggi volvo Ocean race) in mezzo ad una schiera di barche mitiche (Flyer, Ceramco New Zeland, Disque d'or, ..) partecipava una misteriosa "Barca Laboratorio".. io me la ricordo.. allora avevo 14 anni ma me la ricordo bene.

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