Malcesine, lago di Garda VR 22 febbraio 2013
Tramite il sito della SAPHIRE , vengo a conoscenza
dell’opportunità di provare sul Lago di Garda il nuovo 27 piedi Svizzero ,
addirittura in comparazione con lo
Sloveno Sea Scape 27 . Mandata la mail
di richiesta e dubbioso sul responso,
vengo prontamente richiamato da Hainz Stickl gestore in loco di un centro
nautico sportivo coordinatore dell’evento, che mi conferma la disponibilità
della prova. Contatto immediatamente
Guido ed Alfred con cui concordo la golosa gita fuori porta.
Una giornata
uggiosa ,più autunnale che primaverile ci accoglie in banchina insieme a Mr Michael Tobler , boss Svizzero della SAPHIREBOATS.COM . che ci accompagna a
bordo del suo gioiellino .
La barca ha una linea filante con gli spigoli che salgono
verso poppa , il mono timone ed un albero
in carbonio ad un ordine di crocette
privo di paterazzo. Le attrezzature sono essenziali e posizionate con
studiata precisione . Molto bello il motore elettrico torquedo nascosto sotto
il ponte . Non mi dilungherò sull’aspetto tecnico che lascio agli esperti del
settore ( vedi prova del GdV ) ma descriverò quello che più o meno è piaciuto ad un
potenziale Armatore .
Gli interni sono semplici ed essenziali per un week end con famiglia, mentre in coperta ho trovato interessante il bompresso
estensibile a scomparsa nel vano ancora , il trasto della randa
incassato e le bitte estraibili a
pressione.
La barca progettata dal Comasco Claudio Maletto a detta del costruttore
è pensata per regatare ( sui laghi ) strizzando l’occhio alla crociera
costiera.
Devo dire che la disposizione delle manovre e degli
interni rispecchiano fedelmente questa filosofia.
Armata la barca
usciamo in navigazione con un vento leggero sui 6 / 8 kn e subito la
barca appare leggera sull’acqua , e di bolina appoggiatasi sugli spigoli, fila
via che è una bellezza facendo un angolo molto stretto. Per contro il timone
appare un po’ duro e l’assetto decisamente
orziero , come si conviene ad una barca da regata. Le manovre come dicevo ben
posizionate e facili da gestire anche in
solitario. Bella la randa top square piatta come un’ ala di aeroplano. Cala il
vento, cogliendo così l’occasione per provare il code 0 armato su frullone che
ci regala ottime medie ed il gennaker ( con
un ottimo taglio ) che contrariamente a
quanto mi aspettavo , lavora molto bene . Michael è persona squisita ed
ospitale , e ci ha lasciato la possibilità di giocare con il suo giocattolo, ragguagliandoci su tutto quello
che volevamo sapere. Rientrando alla base, approfittiamo per provare il
fantastico Torquedo elettrico che a media potenza ci fa navigare silenziosi a
cinque nodi.
Infine la nota dolente, il prezzo , che mediamente si
aggira sui cinquantamila euro , franco cantiere .
Salutato e ringraziato Michael , dopo pranzo siamo di
nuovo in acqua per provare lo Sloveno SEA SCAPE 27 disegnato dalla GIGO DESIGN accompagnati da un membro dello
Staff .
Barca completamente diversa dalla precedente , forme più
decise con la linea a spigolo l’albero in carbonio ha due
ordini di crocette senza paterazzo e porta una randa notevole . il pozzetto è
enorme con il trasto della randa arretrato
che passa sotto la barra del timone , che comanda le due pale
contrapposte. La struttura nonostante il
dislocamento contenuto di 1250 Kg ,
appare solida e massiccia. Gli interni
anche loro semplice e funzionali sono divisi da un curioso vano con porte imbottite e calamitate che funge da bagno e divide la
dinette dalle cuccette di prua. Anche gli interni riportano ad una concezione
da lunga traversata piuttosto che da week and con famiglia.
che si allarga a poppa dove il baglio è quasi al massimo . Si vede subito che la barca è pensata per le lunghe navigazioni specie sulle portanti,
che si allarga a poppa dove il baglio è quasi al massimo . Si vede subito che la barca è pensata per le lunghe navigazioni specie sulle portanti,
Armiamo la barca ed usciamo utilizzando il motore
fuoribordo, che incassato nella coperta fa le veci
di un entrobordo . anche qui vi è la possibilità di montare un Torquedo elettrico.
di un entrobordo . anche qui vi è la possibilità di montare un Torquedo elettrico.
Il vento fa i capricci ma ci permette comunque di testare
la barca . Ci affianca Michael con il suo Saphire , in un match race comparativo molto
interessante , animato da uno spirito assolutamente cortese tra i due cantieri.
Di bolina non c’è storia il Saphire ci prende almeno 5 gradi e scivola via più
veloce ed anche sotto Code0 le distanze
rimangono invariate. Fatti alcuni bordi entrambe le barche strambano issando il
Gennaker. Tutti a bordo abbiamo pensato che con questa vela sarebbe arrivata la
riscossa per il Sea Scape, ma con sorpresa il suo concorrente ci resta davanti
lo stesso , veleggiando alla medesima velocità.
Timonando la barca si ha netta la sensazione che il SS27 ha bisogno di altro vento per esprimersi
al
meglio , soprattutto alle portanti , ma per questa giornata dobbiamo accontentarci delle sensazioni.
meglio , soprattutto alle portanti , ma per questa giornata dobbiamo accontentarci delle sensazioni.
Sulla barca direi che il pezzo forte è il timone
leggerissimo e stabile in tutte le andature
mentre non mi è piaciuta la posizione della torretta della randa troppo
avanzata e che va in conflitto con le manovre rinviate sui winch. Ottimo invece
il trasto che corre sotto la pala del timone , mentre opinabile è la soluzione
di rinviare le scotte del genoa con dei barber e non su un carrello dedicato.
Il prezzo è un
poco superiore al Saphire 27 , ma il
tutto va valutato a parità di attrezzature , e comunque non è questa la sede
per disquisirne.
Mutuando l’automobilismo direi che il saphire 27 è più una F1 mentre il Sea scape 27 una gran turismo, ma entrambe estremamente veloci e curate in ogni dettaglio.
E’ stata un’esperienza inusuale ma estremamente
divertente nonché interessante . Non capita tutti i giorni di avere a
disposizione due barche di questo livello alla nascita della loro avventura sul
mercato mondiale. Per un giorno mi sono sentito un giornalista di nautica
vero, e devo dire che non mi è
dispiaciuto affatto.
Ringrazio nuovamente Michael Tobler e lo staff di Sea Scape
per la splendida esperienza, sperando nel futuro di diventare armatore di un
loro gioiello.
Specifiche tecniche fornite dal cantiere .
SAPHIRE 27 SEASCAPE 27
Keel type | retractable keel retractable keel | |||||||||||||||
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Length overall | 8,00 m 799 cm | |||||||||||||||
Beam | 2,50 m 254 cm | |||||||||||||||
Draft | 1,70 m 195 \ 85 cm | |||||||||||||||
Total weight | 1250 kg 1150 kg | |||||||||||||||
Ballast weight | 500 kg 550 kg | |||||||||||||||
Water tank | 50,0 l | |||||||||||||||
Holding tank | 12,0 l | |||||||||||||||
Main sail area | 29,00 m2 26 m2 | |||||||||||||||
Genoa area (fock) | 15,00 m2 14 m2 | |||||||||||||||
Gennaker area | 75,00 m2 72 m2 | |||||||||||||||
Code 0 area | 35,00 m2 Jib 21 m2 | |||||||||||||||
Mast height | 10,50 m | |||||||||||||||
Height with ballast | 2,50 m | |||||||||||||||
Length for transport | 9,50 m | |||||||||||||||
Category CE | C - 6 B 03 | |||||||||||||||
Designer | Claudio Maletto GIGO DESIGN |