giovedì 6 giugno 2013

AVVOLGI FIOCCO SI o NO ?

L'utilizzo dell'avvolgi fiocco sulle piccole barche è un dilemma molto discusso . Quando acquistai Annina non mi posi il problema, scegliendo senza indugi la soluzione avvolgibile. Dopo qualche anno di utilizzo ho deciso di eliminarlo, passando ai classici garrocci. Tralasciando alcuni problemi tecnici riscontrati sul mio modello, che una volta risolti , non hanno più creato disagi, principalmente il cambio di rotta è avvenuto ponderando i pro e i contro della situazione.
Sicuramente la comodità dell'avvolgibile nell'armo e disarmo è indiscussa, con in più la possibilità di ridurre in emergenza la vela con l'aumentare del vento. 
Con l'utilizzo del gennaker, il fiocco avvolgibile può essere utile per " coprire " la vela portante , rullandolo e manovrando con velocità .
In solitario o con equipaggio familiare l'avvolgi fiocco  aiuta decisamente .
Queste sono principalmente i vantaggi. vediamo ora i lati negativi .
La vela sempre esposta se non adeguatamente coperta all'ormeggio si sporca e deteriora molto più rapidamente.
Armare e disarmare la barca per l'alaggio ( Lo faccio due volte l'anno ) senza l'avvolgitore è molto più veloce 
Riavvolgere parzialmente la vela con vento forte è pratico, ma indebolisce il tessuto sottoposto a stress, e l'assetto della barca non ideale.
Sull' Explorer 20 il tamburo dell'avvolgi fiocco è molto alto con conseguente riduzione della tela già parzialmente sacrificata per il taglio arrotondato necessario per l'avvolgimento.
Da quest'anno poi, ho realizzato un set di vele nuove da regata , e l'intercambiabilità con quella avvolgibile è un problema. Vero che nell'estruso dell'avvolgibile, c'è una doppia canalina per permettere questa operazione, ma  è molto macchinoso e richiede  il lavoro  di due persone .
Infine va considerata l'esigua superficie del fiocco che con due bracciate è belle che issato direttamente dallo strallo. 
fatte queste analisi mi sono deciso a pensionare anticipatamente l'avvolgibile . Sul vecchio fiocco ho fatto montare dei garrocci senza rovinare l'infieritura per un eventuale ripensamento, in modo da poterla ancora usare con il suo avvolgitore ,ed in più ho fatto inserire una mano di terzaroli a tre quarti per utilizzarla come pseudo tormentina ( che mi è tornata utile alla Lario x2 con 20Kn ), mentre il nuovo genoa è nato con i garrocci dedicati.  Unico compromesso che ho mantenuto, è stato quello di utilizzare il circuito del rulla fiocco per ammainare il genoa direttamente dal pozzetto . La drizza  arriva ai piedi dello strallo dove , rinviata con un bozzellino, sale con la vela stessa agganciata tramite una gassa nel garroccio di penna. In questo modo hai modo di tirare a riva tutta la vela senza andare a prua, comodo soprattuto quando esci di gennaker. 
Riepilogando potrei sintetizzare che :
con famiglia , ed uso croceristico , l'avvolgibile è consigliabile , mentre se si pretende maggior prestazioni e la  intercambiabilità delle vele,  lo strallo ingarrocciato, è d'obbligo. 
Sulle barche più grandi è tutto un altro discorso, ma purtroppo non è di mia competenza.

1 commento:

  1. ... e poi quello che non c'è non si rompe, e quando si rompe ti assicuro che sono cavoli amari.

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